Mini-intervista a Leo Ortolani su “Mucca che dorme”, in occasione della pubblicazione del personaggio su Repubblica D.
Come è nata la Mucca che dorme?
Mucca che dorme nasce come la protagonista di una serie di bigliettini d’anniversario, di compleanno e di qualunque occasione lo richieda che ho dedicato a mia moglie Caterina. Piano, piano, sono comparsi a fianco di Mucca che dorme, l’Inutile Mucco, suo marito, Mucca che compra, sua sorella, sposata con l’avvocato Torelli e altri personaggi ancora sconosciuti al mondo esterno di casa mia.
Mucca che dorme alla fine è apparsa su Il Rat-Man Enigmistico (estate 2009 e autunno 2010 in ristampa) e l’11 dicembre sull’inserto di Repubblica, “D” la Repubblica delle donne.
Credo che le sue apparizioni non si fermeranno qui. Mucca che dorme in realtà dorme ben poco e scalpita (sentite gli zoccoli?) per uscire a fare un giro.
Dai grattacieli al lettone: come si conciliano i due generi?
Non è un problema passare dai grattacieli di Rat-Man alle storie matrimoniali di Mucca, basta vivere e gli spunti arrivano sempre. Pensa quando tra 40 anni farò la serie “Trionfo dell’anzianità”.
Dopo Venerdì 12, la storia di un amore puro e disperato, alla Mucca che dorme, un amore più prosaico…
Se Venerdì 12 era la storia di qualcuno che ancora non ha incontrato l’amore della sua vita, Mucca potrebbe essere il seguito della favola. Cosa succede dopo che hai incontrato l’amore della tua vita? L’unica certezza è che si ride sempre. E se si ride sempre, le cose vanno bene.
Quali i commenti dopo la pubblicazione su Rat-Man Enigmistico?
La prima apparizione di Mucca su Rat-Man Enigmistico è stata accolta bene. Mi fa piacere perché è un personaggio completamente nuovo, ancora da esplorare e da raccontare. Una sorta di “giovinezza fumettistica” che ancora non trova una sua precisa collocazione. Ma del resto, fu così anche per Rat-Man, all’inizio. Tante piccole apparizioni, prima della serie.
A questo punto della serratissima cronologia di Rat-Man, ormai diretta verso una mirabolante (spero) e ferrea conclusione, Mucca è un po’ come uscire a fare una passeggiata senza pensarci molto, che c’è il sole, e il vento di primavera.
Due modi di vivere il fumetto, entrambi emozionanti, ciascuno a modo suo.
Proseguirà la pubblicazione su Repubblica D?
L’apparizione su D resta per ora una singola, piacevole esperienza. Chissà se in futuro ci potrà essere un posto fisso per la Mucca su D o su un’altra rivista femminile? A me piacerebbe moltissimo. Perchè “Mucca è la donna che tutti vorremmo essere. L’unica che è riuscita a passare dalle stalle alle stelle”.
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