La scheda
Leonardo Ortolani nasce a Pisa il 14 gennaio 1967 e nel novembre dell’anno successivo si trasferisce a Parma dove in seguito si laurea in Geologia.
Prima dei quattro anni, inizia a “pasticciare” sui fogli disegnando soprattutto dinosauri, grazie a un libro regalatogli dal nonno. Nel 1971 disegna la prima storia a fumetti: è un’avventura di Paperino e Zio Paperone che, ovviamente, attraversano un mare pieno di dinosauri.
Il giovane Ortolani viene a contatto con Topolino del dopoguerra che suo padre aveva collezionato da ragazzo. Conosce così l’Agente Segreto X-9 di Alex Raymond, il Topolino di Floyd Gottfredson, il Paperino di Carl Barks e i lavori di Rino Albertarelli. Inoltre comincia a leggere il Corriere dei Piccoli degli anni sessanta e Il Giornalino del decennio successivo. Successivamente Leo Ortolani conoscerà i supereroi Marvel pubblicati dall’editoriale Corno. Nasce il grande amore per i Fantastici Quattro scritti da Stan Lee e disegnati da Jack Kirby. Kirby, soprannominato in USA “The King”, avrà su Ortolani un’influenza decisiva.
Nel 1975 crea i suoi primi personaggi, Lello e Giappi, rispettivamente un cane e un topo antropomorfi.
Nel 1976 realizza le parodie di Spazio 1999 per le quali crea i primi personaggi con il muso da scimmia, il cui esempio più riuscito è proprio il nostro Rat-Man.
Nel 1983 disegna Squalo, una parodia dell’italianissimo film “L’ultimo squalo” realizzato sulla scia del più celebre film di Steven Spielberg. La storia verrà pubblicata 13 anni dopo su un albo fuori serie delle Edizioni Bande Dessinée. Sempre in quegli anni realizza una nutrita schiera di storie che hanno come protagonisti (e unici lettori) i suoi amici.
Nel 1989 partecipa a un concorso per autori esordienti indetto dalla rivista L’Eternauta. Dopo aver scritto e disegnato “Ognuno ha i suoi problemi” una storia non comica, che si ispira al taglio “fantastico” della rivista, decide di spedire insieme a essa anche un’altra storia, stavolta di genere umoristico: “Rat-Man”. Inutile dire che sarà proprio Rat-Man a essere selezionato per la pubblicazione sul secondo numero di Spot, trimestrale allegato a L’Eternauta n. 86. L’altra storia, quella scartata, sarà successivamente pubblicata dalla fanzine Fumettando.
La notorietà arriva un anno dopo a Lucca, dove il suo Rat-Man vince il “Premio Spot” come “migliore sceneggiatura”. Nello stesso anno partecipa al concorso “Prato ’90”.
Fra i suoi lavori migliori ricordiamo le storie mai narrate dei Fantastici Quattro, pubblicate su Made in USA, in cui emerge prepotentemente l’amore per i fumetti Marvel, in particolare quelli del periodo Lee/Kirby. Appare subito evidente che Ortolani non si limita a una sterile parodia, o a un dovuto omaggio ai padri del Marvel Universe. La narrazione è fluida e matura, i ritmi, la costruzione delle tavole e i dialoghi fanno sobbalzare il cuore a più di un appassionato della vecchia guardia dell’era Marvel/Corno. I “suoi” Fantastici Quattro sono pressoché indistinguibili da quelli originali, se non fosse per il tratto cartoonesco con cui sono disegnati, un tratto che soltanto a un’analisi distratta può sembrare destinato a un pubblico infantile.
Sempre su Made in USA viene pubblicato il secondo episodio di Rat-Man: “Tòpin, The Wonder Mouse!”.
La terza storia di Rat-Man viene preparata per una rivista che non vedrà mai la luce. La storia è “Dal futuro” e verrà riproposta successivamente sull’albo autoprodotto Rat-Man 3 del marzo 1996, mentre la versione originale disegnata in strisce orizzontali, è comparsa su Made in USA n. 10 nel novembre 1994.
Nel 1992, durante il servizio di leva, collabora con la rivista Star Comìx, diretta da Luca Boschi, e Totem Comics per il quale crea “Clan”, “Le meraviglie della natura”, “Le meraviglie della tecnica” e, per Totem Extra, “Gli intaccabili”. Di quel periodo rimane anche “Ex-Men: Intrappolati nella zona negativa” pubblicato su Made in USA.
Il 2 gennaio 1993 Leo riceve una telefonata da Bonvi, creatore delle Sturmtruppen: gli comunica che aveva visto e apprezzato le strisce “L’ultima Burba” e che vorrebbe pubblicarle. La collaborazione fra i due dura un paio d’anni.
Anche a seguito di questa collaborazione è invitato alla mostra “Ridere di Paura” nell’ambito del “Dylan Dog Horror Fest 4”. È il segno tangibile della considerazione di cui comincia a godere fra gli addetti ai lavori. Nello stesso anno inizia a pubblicare la serie di strisce “Quelli di Parma” per la Gazzetta di Parma. La collaborazione con il giornale proseguirà fino al 1996.
Nel 1994 il n. 0 di Tilt pubblica una gag di Rat-Man, mentre Made in USA, su un numero speciale, piange la scomparsa di Jack Kirby. L’omaggio di Ortolani al “Re” è struggente: una splash-page in cui il nostro dimostra una padronanza del tratto che non ha eguali neanche tra i disegnatori americani.
Nel novembre dello stesso anno Made in USA conclude la sua corsa riproponendo la versione a strisce della storia “Dal futuro”.
Nel maggio 1995 Ortolani crea “Venerdi 12” una serie pubblicata sul mensile L’isola che non c’è.
Dal novembre 1995 Ortolani sceglie l’impervia strada dell’autoproduzione. Rat-Man è pubblicato sull’omonimo periodico dapprima per le Edizioni Foxtrot di Marcello Toninelli e poi per la Bande Dessinée di Andrea Rivi. La serie autoprodotta dura 12 numeri.
Nell’ottobre 1996 Rat-Man esordisce sul mensile Marvel Magazine della Marvel Italia, con la storia “Rat-Man contro il Punitore”, la prima versione a colori di Rat-Man.
Dal Marzo 1997, Rat-Man viene pubblicato anche su Rat-Man Collection, un trimestrale pubblicato dalla Marvel Italia, che raccoglie le prime storie (pubblicate in prima battuta nell’albo autoprodotto), più un’avventura inedita, un team-up, con un supereroe Marvel. Dopo quattro numeri di prova, Rat-Man Collection dimostra di essere una garanzia di vendite e la serie autoprodotta, proseguita durante i quattro numeri, cessa di esistere e si trasferisce direttamente su Rat-Man Collection che diventa bimestrale e inizia a proporre le avventure inedite del personaggio. Attualmente la serie ha superato il novantesimo numero e la casa editrice ha nel frattempo cambiato nome, diventando Panini Comics.
Ci auguriamo che il Rat-Man targato Marvel Italia venga preso in giusta considerazione dai dirigenti della Marvel USA e che Leo Ortolani possa sbarcare presto anche in terra americana.
Di lui Andrea Plazzi, editor della Panini Comics e curatore di tutte le serie di Ortolani, ha scritto che è “il più grande autore Marvel vivente”: sottoscriviamo.
Nel novembre 2006 RaiDue trasmette i cartoni animati di Rat-Man prodotti dallo studio di animazione Stranemani.
Nel settembre 2011 Leo Ortolani dà alle stampe il suo primo libro “Due figlie e altri animali feroci” che descrive la sua esperienza di adozione.
Il 2 novembre 2014 l’autore di Rat-Man imprime le impronte delle sue mani sul cemento per quella che costituirà la Walk of Fame della città di Lucca.